Giorgio Burnelli Minerbio (BO), 1945

Opere
Biografia

Giorgio Burnelli è nato a Minerbio (BO) il 23 dicembre 1945. Frequenta la Scuola d’Arte a Bologna per poi completare la formazione artistica all’Accademia di Belle Arti, dove ha per maestri Pompilio Mandelli, Giuseppe Milesi e Paolo Manaresi. Il 1 maggio 1972 vince la borsa di studio “Collegio Venturoli” che prevede la dotazione di uno studio gratuito, i colori per dipingere e 40.000 lire mensili. Successivamente ottiene un incarico presso lo stesso Collegio dove lavora fino al dicembre 1977. 

Dal 1975 al 2012 insegna Decorazione e tecniche pittoriche all'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Nel 1969, ancora prima di diplomarsi, partecipa alla sua prima mostra, una collettiva di cinque artisti presso l’Autostazione delle Corriere di Bologna. L’anno seguente parte per Arezzo e, dopo avere adempiuto agli obblighi di leva, si dirige in Germania per affinare le sue conoscenze in campo artistico. Di li a poco si trasferisce in Polonia dove conosce un gruppo di studiosi dell’Accademia di Cracovia, incontro illuminante per la sua ricerca artistica che da questo momento sembra prendere nuove direzioni. Nell’isola di Wolin, isola del Parco Nazionale che divide la laguna di Stettino dal Mar Baltico, ha l’opportunità di partecipare a diverse mostre collettive ed organizzare alcune personali. Da quel momento i soggiorni in Polonia si susseguiranno con una certa continuità. 

Nell’estate del 1990 compie un viaggio a Parigi e per i successivi cinque anni continuerà a frequentare la Francia, recandosi periodicamente a dipingere nel castello di Nesles la Giberde vicino a Coullommiers. In quello stesso castello avevano lavorato anche Pablo Picasso e Max Ernst. 

Sono numerosi anche i viaggi in America, spesso a New York, dove ha l’occasione di presentare i suoi lavori a molti esperti del settore che ne apprezzeranno il valore artistico, dandogli di volta in volta nuove opportunità di crescita. Nel 1997 rientra in Italia, inizia un periodo molto prolifico che segna uno spartiacque nel suo linguaggio espressivo: la prima fase è contraddistinta da una pittura che si potrebbe definire Informale, in cui si percepiscono misteriose presenze evanescenti, figure tipicamente kafkiane; nel corso del tempo lo spazio nei suoi dipinti si dilata fino a rarefarsi, i paesaggi diventano protagonisti ma si ammantano di mistero, di un fascino onirico. I colori surreali, la luminosità pulviscolare, li fanno diventare paesaggi metafisici e vagheggianti.

 

Attualmente vive e lavora a Bologna.

Mostre
Eventi