Gianfranco Asveri Italia, 1948

Opere
Biografia

Nato a Fiorenzuola d'Arda nel 1948, Asveri vive e lavora sulle colline piacentine con i suoi cani.
Non ha frequentato accademie d'arte né ha studiato arte in altro modo, ma dopo un'infanzia e un'adolescenza difficili inizia a dipingere nel 1969, trovando nell'arte una ragione per vivere.
Dopo un periodo iniziale in cui si esprimeva con un linguaggio figurativo tradizionale, dagli anni Ottanta la sua pittura ha acquisito un gesto più istintivo e personale, ricco di colore e materia, vicino all'espressionismo dell'Art Brut.
Caratterizzato da uno stile pittorico istintivo ed emozionale, Asveri si accosta alla superficie con un gesto potente e primitivo, che tuttavia accosta ad altre matrici espressive meno percettibili, come la memoria delle immagini artistiche.
Profonda e vitale, la pittura di Asveri si ispira all'osservazione della realtà: gli animali che l'artista raccoglie e di cui si prende cura, con cui vive e ama più di ogni altra cosa, ai quali dedica i suoi disegni, dipinti e poesie.
Il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” lo ha recentemente inserito tra i dieci artisti più importanti del mercato italiano.
Di lui hanno scritto diversi critici, tra cui Luca Beatrice, Paolo Blendiger, Luciano Caprile, Maurizio Corgnati, Elda Fezzi, Flaminio Gualdoni, Elisabetta Longari, Lorenzo Kame|, Nicoletta Pallini, Elena Pontiggia, Giovanni Quaglino, Mauro Rosci, Giovanni Seveso, il poeta Ferdinando Cogni, Ivana D'Agostino e Claudio Vela.