My Eyes Are Full: Gianluca Patti
A cura di SimonBart Gallery
SimonBart Gallery _ Piazza Cavour 6/E - 40124 Bologna
Inaugurazione: 25 Ottobre 2025 – 18:00
La SimonBart Gallery è lieta di annunciare My Eyes Are Full, mostra personale dell’artista italiano Gianluca Patti. L’inaugurazione avrà luogo il 25 Ottobre 2025 alle ore 18:00 presso la sede principale della galleria, in Piazza Cavour 6/E a Bologna, alla presenza dell’artista.
«Il viaggio non è mai solo uno spostamento fisico, ma un’esperienza sensoriale che coinvolge memoria, introspezione e percezione», afferma l’artista. Ogni opera si configura come una tappa, ogni pennellata come un passo, ogni colore come un profumo che riaffiora dalla memoria. La pittura di Gianluca Patti nasce spesso dal silenzio e da un confronto intimo con la natura, dalla scelta consapevole di perdersi per potersi ritrovare. In questa serie, i paesaggi – vissuti o immaginati – si trasformano in spazi mentali, territori sospesi tra realtà e visione, nei quali lo spettatore è invitato a smarrirsi, come in un sogno.
Protagonista assoluto è il colore, che si stratifica in campiture vibranti, evocando sensazioni, ricordi e istanti fugaci. Nelle opere policrome, il processo di stratificazione e la struttura a griglia resinata consentono al materiale sottostante di riaffiorare, come ricordi ed emozioni sedimentate. Il tempo si integra pienamente nel procedimento creativo, alternando addizione e sottrazione di materia e colore, fino a raggiungere un equilibrio dinamico. Nelle opere monocrome, il colore si presenta sintetico e minimale, pur conservando una qualità fluttuante e vibrante: le stratificazioni di resina e pigmenti generano vibrazioni e un “rumore” poetico che coinvolge profondamente lo spettatore.
Ogni segno, ogni velatura, ha origine da un impulso e da una necessità di esprimere un sentire profondo. Le opere di Gianluca Patti si configurano come paesaggi dell’anima, luoghi interiori in cui l’osservatore può sostare e ritrovare frammenti di sé. In questo percorso, il comprendere lascia spazio al sentire, al lasciarsi attraversare da percezioni, ricordi ed emozioni che si intrecciano senza configurarsi in un’unica interpretazione. Come scrive Deleuze, non occorre interpretare ma connettere: ogni elemento si apre ad un altro, lo sguardo scivola libero, senza centro né costrizione.
Gli occhi si configurano come superfici d’intensità: osservare significa attraversare e, al contempo, lasciarsi attraversare dalle sensazioni, che affiorano libere da ogni condizionamento. L’arte di Gianluca Patti si propone come un invito a vivere la pittura quale esperienza vitale, rinnovata di continuo: un incessante viaggio dentro e fuori di sé.