Marco Adamo
Marco Adamo nasce il 26 maggio 1990 a Gallipoli, in Puglia. Cresce ad Alliste, nella provincia di Lecce, circondato dall'affetto della famiglia, costante punto di riferimento nella sua vita. Fin da piccolo sviluppa una profonda passione per il calcio, dimostrando talento e determinazione. Nel 2010 entra nella Serie D del campionato pugliese, avviando una promettente carriera calcistica. Tuttavia, un periodo di profonda crisi interiore nel 2015 lo spinge a interrompere bruscamente il percorso sportivo. Decide quindi di trasferirsi a Roma in cerca di una nuova direzione.
È nella capitale che Marco Adamo scopre una nuova dimensione espressiva. Affascinato dall'arte contemporanea, visita musei, esplora gallerie, legge riviste specializzate e partecipa a manifestazioni artistiche. In questo fervore creativo, riesce a coniugare le sue due grandi passioni: il calcio e l’arte. Nel 2018 realizza la sua prima opera, Pallonata su tela. Qui il pallone non è più uno strumento sportivo, ma diventa il suo pennello. Immerso nei colori, viene calciato ripetutamente sulle tele, lasciando impronte di pentagoni ed esagoni che formano composizioni dinamiche e cariche di energia.
La tecnica di Marco Adamo richiama l’Action Painting di Jackson Pollock, dove l'artista si fa tramite tra l'intento e il risultato, lasciando spazio a gesti spontanei e alla casualità. Ogni pallonata è un atto simbolico, una sfida contro l'odio, la corruzione e la violenza. Le tele diventano campi da gioco immaginari su cui Marco combatte una partita per un mondo migliore, sostituendo l’oscurità con la luce della policromia e della creatività. La rete non è più una porta da calcio, ma una trama visiva che ricorda un alveare, in cui ogni segno contribuisce alla costruzione di una visione collettiva.
Dal 2023, Marco Adamo ha presentato diverse mostre personali e collettive, trasformando la tela in una rete simbolica di creatività e speranza. Nella sua recente mostra L'Arte nel Pallone, Adamo integra simboli calcistici e stemmi di squadre, sottolineando il valore dell’appartenenza e dell’unione tra le persone.
Il suo messaggio, veicolato attraverso l’arte e il gesto atletico, è un appello a superare le divisioni e ritrovare un’armonia globale, in cui sport e creatività diventano strumenti di cambiamento.


